Mancini famosi dell’arte

Leonardo da Vinci

Leonardo è definito Pittore, architetto, scultore, scrittore, scienziato ed ingegnere italiano (1452-1519). Fu educato a Vinci ed all’eta di 16 entrò a lavorare nella bottega de Verrucchio dove vi rimase per 8 anni, per trasferirsi successivamente a Firenze e poi a Milano dove raggiunse la sua piena maturità umana ed artistica. Tra le sue opere maggiori di qeust’ultimo periodo: “Annunciazione” “Il ritratto di giovane donna” “La vergine delle rocce” ed “Il cenacolo”. Il secondo soggiorno fiorentino di Leonardo si hanno 2 grandi capolavori: “Sant’Anna” e “La Gioconda”. In Leonardo la pratica della pittura presuppone un’appassionata ricerca scientifica. Ma quello che lo rende un ingenio indiscusso è la sua drammatica concezione della realtà e la sua volontà a scoprire l’armonia segreta che sta dietro alle cose visibili. Oltre ai capolavori suddetti, Leonardo ci ha lasciato una serie di disegni che testimoniano l’inesauribile ricerca del pensatore e dell’artista, molti altri riguardavano i suoi studi di anatomia (il robot progettato intorno al 1495 e l’uomo vitruviano) e di ingegneria (il progetto di macchina volante che ricorda il paracadute come mezzo più semplice di volo). Del Leonardo architetto abbiamo degli schizzi, piante, progetti, edifici sacri e profani, sistemazioni urbanistiche che ne testimoniano il suo genio senza mai realizzarle.

Michelangelo Buonarroti

Scultore, pittore, architetto, poeta italiano (Caprese Michelangelo 1475-1564) del Rinascimento italiano. Tra le opere memorabili: Madonna della scala (1490.1491); la Pietà’, il Davide (nel suo volto si coglie l’ideale rinascimentale dell’uomo libero e creatore del proprio destino), la Cupola di san Pietro commissionata dal Papa Giulio II. Michelangelo dipinge inoltre le 3 storie di Noe: Peccato originale, Cacciato dal paradiso terrestre, e la Creazione di Eva. Tra le altre: La facciata di San Lorenzo a Firenze, il Giudizio universale nella Cappella Sistina, La Crocefissione e il Mosè.

Michelangelo studiò la cultura quattrocentesca fiorentina e in particolare pittori come Filippo Lippi, Gentile da Fabriano, Verrocchio, Pollaiolo e soprattutto Masaccio che lo ispirarono. Ma solo nell’ambiente creativo ed artistico di casa Medici, dove era conservata una collezione di oggetti d’arte, numerose medaglie e camei antichi e dove si riunivano uomini illustri del panorama italiano della fine del quattrocento, che l’artista matura la sua idea della bellezza dell’arte, intesa come imitazione della natura e attraverso di essa si arriva alla bellezza.